Divertenti, brillanti, simbiotici. Sandra e Raimondo: un’entità a parte, quasi un nome proprio da pronunciare tutto d’un fiato. L’immagine e la memoria di uno non esiste senza quella dell’altro. Talmente uniti, nella vita e nel lavoro, da appassionare perfino le nuove generazioni. Casa Vianello: nata come una sitcom è poi diventata un modo di dire, un cenno storico e insieme intimo all’ideale di coppia italiana. Oltre 50 anni insieme, fuori e dentro il set, paladini della Rai e poi pionieri della sitcom all’italiana. Citati ancora oggi dai giovani, presi ad esempio da chi li ha vissuti, fissati nella memoria collettiva della televisione e della cultura italiana. Cultura che a modo loro, con sarcasmo e comicità, hanno raccontato e scritto per più di mezzo secolo.

Lei cantante e attrice comica, milanese classe 1931. Lui attore, conduttore e sceneggiatore italiano, nato nel 1922 a Roma. Si incontrano nel 1958, in occasione di Sayonara Butterfly, parodia teatrale dell’opera di Puccini in cui entrambi recitano. Ed entrambi sono impegnati con altre persone in quel momento: lui con una ballerina, lei con il produttore dello spettacolo. Poi, d’un tratto l’impensabile. Una sera a cena con il resto del cast, dal nulla Raimondo guarda Sandra confessandole – e sembra di vederlo e sentirlo bene, mentre lo fa – : “Sai che mi sono innamorato di te?”. Detto, fatto: nel 1962 Sandra e Raimondo si sposano, e sarà un matrimonio fatto di gag, risate e creatività, lungo una vita.

Oggi, a 9 anni dalla morte di Raimondo Vianello, nessun ricordo sembra adatto quanto questo piccolo, significativo aneddoto, per rileggere in chiave romantica e, perché no, fatalista, l’incontro tra queste due personalità: casuale e dalle premesse scoraggianti, visto che nessuno dei due era libero né pensava di rimettere in discussione la propria vita. Ancora giovanissimi e lontani dal successo che avrebbero conosciuto solo più tardi insieme, sarebbe bastato un attimo perché quell’incontro del 1958 rimanesse fine a se stesso. Ma ad immaginare Vianello che alzando gli occhi dal piatto e senza alcun preavviso, confessa il suo amore alla Mondaini per poi ritornare ad addentare una cotoletta come se nulla fosse, viene da credere nel destino.

Nel settembre 2009, 7 mesi prima che Raimondo morisse, durante un’intervista rilasciata a Fabio Marchese Ragona, lui e Sandra regalarono al mondo l’ultimo piccolo sketch della loro vita.

“Tu sei la mia spalla” gli dice lei parlando a fatica, seduta su una sedia a rotelle.
“Ah, io sono la tua spalla?” ribatte lui perplesso, seduto lì accanto. “Vabbè non me ne ero accorto! Sarà qualche anno che siamo insieme, ma adesso ci penserò su questo fatto.”