Sono passati 25 lunghi anni da quel tragico giorno ma nulla sembra cambiato da quando Paolo Borsellino, magistrato italiano, perse la vita nella strage di via D’Amelio a seguito dell’esplosione di un’autobomba. Nell’anniversario della sua morte ricordiamo le gesta di un uomo che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia.
“Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”, queste le parole di Paolo Borsellino, il magistrato italiano che aveva dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia e che aveva presagito la sua morte. Era il 19 luglio 1992, domenica: in via Mariano D’Amelio un’autobomba esplose uccidendo Paolo Borsellino e la sua scorta, i cinque agenti della polizia di Stato Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina. La strage mafiosa di Palermo avvenne a pochi mesi di distanza dalla morte dell’amico e collega Giovanni Falcone, a cui toccò la stessa sorte. Oggi ricorre l’anniversario della tragica morte di Paolo Borsellino, in quella che ormai è nota come “La strage di via D’Amelio”. A 25 anni dalla sua scomparsa lo ricordiamo con questo video.
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