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Cyberbullismo è legge: “Lo avevamo promesso”

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La nuova legge del cyberbullismo è stata approvata all’unanimità con il suo testo originale.

La legge sul cyberbullismo era sta proposta dalla senatrice del Partito Democratico, Elena Ferrara, quando una sua allieva si era suicidata dopo che era stato messo online un video in cui la giovane veniva molestata sessualmente, era il 2013. A distanza di anni è stata approvata con 432 voti a favore, nessuno contrario e solo un astenuto. Un grande successo che il Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha festeggiato: “Questa legge è un primo passo necessario. La dedichiamo a Carolina Picchio e a tutte le altre vittime del cyberbullismo“.

Il fenomeno del bullismo è cresciuto in maniera esorbitante soprattutto con l’avvento dei social network ed è dilagato tra i giovani, per questo motivo è stato coniato dall’insegnante canadese Bill Belsey il termine cyberbullismo, proprio in unione del bullismo che viene esercitato nelle scuole contro i ragazzi più deboli e ora prosegue anche al di fuori grazie al web. Vittime oltre ai ragazzi indifesi o non fighi come vogliono le tendenze adolescenziali, ci sono anche gli adolescenti con orientamenti sessuali differenti e proprio con loro che sono aumentati vertiginosamente i numeri delle vittime di questo fenomeno increscioso.

Il disegno di legge riguarda solo il cyberbullismo e non il classico bullismo, però all’interno ci sono dei grandi passi avanti. La prevenzione scolastica è una di queste misure preventive adottate, rendendo consapevoli i giovani dell’isolamento e dell’emarginazione che possono portare comportamenti denigratori verso ragazzi più fragili. È rivolta appunto ai minorenni, infatti l’età minima per denunciare è stata abbassata a 14 anni per fare richiesta a siti o social network di rimuovere contenuto sgradito, se non dovesse essere rimosso entro 48 ore, dovrà eliminare i contenuti il Garante per la protezione dei dati personali entro le successive quarantotto ore. Per il soggetto che ha generato gli argomenti di disturbo online a seconda dell’età ci sarà il procedimento stabilito, ma essendo una legge che riguarda i minori, se il responsabile rientra nella fascia di età tra i quattordici e i diciotto anni, non sarà sottoposto a processo, ma saranno applicate una serie di misure di dissuasione, simili a quelle anti-stalking, che rientrano nella procedura di ammonimento.

Photo Credits Facebook

Redazione

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