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Coronavirus: telemonitoraggio per i pazienti a casa [FOTO]

Il coronavirus ha raggiunto in Italia il suo picco e il “plateau” sembra in superamento, in fase discendente, dunque. Tuttavia solo in Toscana sono a oggi oltre 15mila le persone in isolamento domiciliare per contenere il contagio da Covid-19. Ecco perché si sta rivelando particolarmente utile una recente sperimentazione al momento in opera nell’area di Pisa e dintorni. Si chiama Telemonitoraggio territoriale delle cronicità e si abbrevia in Tel.Te.C. È un avanzato sistema di monitoraggio dei pazienti affetti da malattie croniche, secondo quanto spiega una nota dell’Università di Pisa.

Il medico controlla a distanza

Consente al medico di famiglia di controllare a distanza – in tempo reale – i parametri vitali dei malati senza recarsi a casa del paziente. In pratica il nostro dottore può misurarci a distanza la pressione arteriosa. Ma anche il grado di ossigenazione del corpo, la frequenza cardiaca, la temperatura corporea.  Il progetto si sta dimostrando utile ai tempi del Coronovirus. Realizzato su iniziativa della Regione Toscana, coinvolge l’Azienda USL Toscana nord ovest e il Dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa. È stato pensato per tenere sotto costante controllo la salute delle persone anziane affette dalle tipiche patologie connesse con l’avanzare dell’età. Cittadini che non possono uscire da casa.

Pazienti a rischio Covid-19

Avviato in via sperimentale da alcune settimane sul territorio della zona pisana, il sistema Teltec è già utilizzato da una decina di pazienti positivi al coronavirus. Le persone affette o a rischio Covid-19 che si trovano in isolamento domiciliare vengono dotate di dispositivi come saturimetri, termometri e sfigmomanometri. Strumenti che, grazie ad una applicazione che gira su tablet e ad un sistema di sensori bluetooth, trasmettono i parametri vitali a distanza ed in tempo reale al medico curante. Il tutto attraverso una piattaforma web.

Utile fin dai primi sintomi

Il sistema di telemonitoraggio può essere particolarmente utile ai pazienti per gestire meglio l’ansia derivata dalla difficoltà respiratoria. Soprattutto la notte. Nonché per rimanere in contatto con il medico. “Il monitoraggio della temperatura, della saturazione dell’ossigeno e della pressione arteriosa fin dai primi sintomi potrebbe rivelarsi di cruciale importanza. Ciò per limitare la progressione dell’infezione” da coronavirus. “Può aiutarci a compiere scelte terapeutiche tempestive e mirate” affermano Stefano Barsantini e Luca Puccetti, rispettivamente coordinatori delle aggregazioni funzionali territoriali (Aft) dei medici di base e dei pediatri di Pisa e di Cascina.

Come funziona il meccanismo

“Ai pazienti – spiega Luca Fanucci, docente di Elettronica al Dipartimento e responsabile del progetto in accordo con ASL Toscana Nord Ovest e Regione Toscana – viene fornito un insieme di sensori biomedicali wireless.” Si tratta di oggetti “di semplice utilizzo per l’auto-rilevamento dei parametri vitali e un tablet in grado di comunicare al paziente le attività da effettuare, sulla base di un protocollo di trattamento definito dal curante. Il sistema è dotato di un allarme sonoro per le misurazioni e di un’interfaccia grafica chiara, il cui impiego è intuitivo. Il tablet inoltre gestisce la ricezione dei dati provenienti dai sensori, la loro memorizzazione e visualizzazione locale. E il successivo inoltro alla piattaforma centrale, che permette al medico di tenere sotto controllo l’evoluzione delle condizioni cliniche del paziente in tempo reale”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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